Lo Zenzero – tra storia e storie

Cucina e proprietà

La pianta dello zenzero è simile ad una canna e può superare il metro di altezza. I suoi fiori sono raccolti a spiga di colore tra il giallo ed il porpora.

Originaria dell’Asia tropicale, cresce con sole forte e piogge abbondanti. Il rizoma si raccoglie quando i fiori e gli steli appassiscono. Se ne ricava una spezia fortemente aromatica e piccante, che si racconta fosse molto cara a Confucio (V sec. a.C.) perché schiariva la mente ed eliminava le impurità.

In sanscrito era chiamata Sringavera, ma il nome attuale deriva dall’arabo: «Zindschabil» che significa «la radice» e dal latino, nell’impero romano era chiamata: Gengevo «la spezia del Celeste Impero» per le sue origini.

Galeno, medico personale degl’imperatori Marco Aurelio, Commodo e Settimio Severo ed il cui punto di vista dominerà il pensiero medico fino alla Rivoluzione francese, così descrisse lo zenzero: “Utile è la radice del Gengevo, che si porta da Barbaria. Scalda valorosamente, ma non così presto come il pepe, onde si può stimare le sue parti non siano così sottili, ma sia una sostanza più grossa ed indigesta: né però secca, né terrestre, ma più presto umida e acquea”.

Questa pianta era considerata una leccornia dai greci e dai romani, che per acquistarla dovevano pagare forti tasse. Galeno, come abbiamo visto, per il sapore piccante la classificava “calda”, come tutte le sostanze afrodisiache e proprio per le stesse proprietà era utilizzata dalle popolazioni arabe che assumevano lo zenzero pestato con miele per rinvigorire le prestazioni sessuali. Anche secondo la Scuola Salernitana (IX – XIII secolo) il rizoma spingeva, anzi costringeva, i giovani ad amare, e questa fama contribuì alla nascita di una pozione composta di cannella, zenzero, chiodi di garofano, pangrattato e acqua di rose.

Non molto dissimile dall’uso arabo in gastronomia è lo “Zenzero candito” la cui ricetta parte da ingredienti semplici: 500 g di zenzero fresco e senza buccia, 500 g di zucchero di canna o semolato, 1,5 l d’acqua. La preparazione è ancora più semplice:

  1. Pulire e far bollire lo Zenzero per almeno 20 minuti.
  2. Bevete l’acqua di cottura (è un’ottima tisana) e mettete nuova acqua con lo zucchero di canna.
  3. Bollire e far evaporare completamente l’acqua.
  4. Far asciugare su carta da forno per almeno un’ora, zuccherando ulteriormente.

Oggi è noto a tutti che troppo zucchero faccia male ed è dubbia la sua proprietà afrodisiaca, ma è ottimo in caso di mal di gola.

Dalla storia ai moderni studi farmacologici

Per tutto il Medioevo i “dottori fisici” continuarono a parlare dello Zenzero per la sua azione calda, seguendo le indicazioni di Galeno. Oggi possiamo confermare questa idea per l’elevato contenuto in fenoli che ne determina le proprietà antisettiche, ma anche termogenica riscaldante.

Lo Zenzero viene menzionato nei Testi Ayurvedici già nel 2000 a.C. per la sua proprietà di facilitare il fuoco interno creativo divino. Utile per digerire, nelle infiammazioni e nei reumatismi.

  • Lo Zenzero viene oggi riconosciuto valido nella chinetosi e nella nausea gravidica, iatrogena e postoperatoria.
  • Nei dolori articolari. Studi sperimentali dimostrerebbero che assunto per via orale due, tre volte al giorno, a dosi comprese tra i 500 mg ed un grammo, attenua i dolori e le rigidità osteoarticolari.
  • Nelle cervicalgie e nelle lombosciatalgie l’impacco di Zenzero ha un’azione decontratturante ed antinfiammatoria.
  • Nelle lombalgie acute è utile alternare impacchi freddi (con ghiaccio) con impacchi di Zenzero; Il calore generato da quest’ultimo non ha la violenza rubefacente del peperoncino o dei senapismi, ma secondo la tradizione cinese è in grado di riattivare l’energia bloccata … noi diremmo che è un miorilassante.

In finale, l’idea di Confucio secondo cui lo zenzero schiarisce la mente non ci sembra oggi così assurda … ammesso che il filosofo cinese soffrisse di cervicale!

Cucinare con lo zenzero?

Lo zenzero è tornato di gran moda in gastronomia, sicuramente conoscerete molte ottime ricette su come utilizzare questa radice. Qui di seguito ne suggerisco due provenienti da tempi e luoghi lontani.

Pan di zenzero

Il pan di zenzero (gingerbread in inglese) è un impasto per biscotti a base di zenzero, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, tipico dell’Inghilterra, degli Stati Uniti e del Nord Europa, particolarmente nel periodo natalizio. Costituenti base sono: Zenzero in polvere 5 g; Farina 00 350 g; Chiodi di garofano macinati 1 pizzico; Noce moscata 1 pizzico; Cannella in polvere 5 g; Bicarbonato ¼ di cucchiaino; Zucchero 160 g; Burro freddo di frigo 110 g; un uovo; Sale fino 1  pizzico;        Miele 50 g.

Zuppa di Miso

Brodo vegetale + fermentato di soiacon aggiunta di due cucchiaini di Zenzero in polvere. È un buon tonico ed aiuta lo Stomaco nelle funzioni digestive in quei soggetti che soffrono di sonnolenza post-prandiale.

Buon appetito